INTELLIGENZA
EMOTIVA:
COS’E’ E PERCHE’ E’ IMPORTANTE.
"Se riesci a tradurre in parole ciò che senti, ti appartiene."
Daniel Goleman
Per
“intelligenza emotiva” si intende un tipo di intelligenza diverso rispetto a
quello che intendiamo di solito riferendoci al quoziente intellettivo.
I
primi a dare una definizione di questa forma di intelligenza furono i
ricercatori Peter Salovey e John D. Mayer nel 1990, che la descrissero come “l’abilità
di controllare i sentimenti e le emozioni proprie e altrui, di distinguerle tra
loro e di utilizzare tali informazioni per guidare i propri pensieri e le
proprie azioni” (Salovey & Mayer, 1990).
È
una forma di intelligenza che permette di essere felici attraverso il
riconoscimento e la gestione dei sentimenti propri e altrui.
L’intelligenza
emotiva si divide in quattro dimensioni:
Quanto
siamo bravi a riconoscere il nostro stato d’animo? Colui che è abile in questa
dimensione riconosce velocemente il proprio stato d’animo e d’innanzi a
qualunque decisione mantiene tale consapevolezza.
Ø La capacità di gestire e regolare le proprie emozioni :
Non
basta saper riconoscere che ci si trova in una condizione di alterata
emotività, è indispensabile essere preparati a tornare rapidamente in una
situazione psicologica di normalità.
Come ad esempio quando si prova rabbia, è utile distrarsi da quell'emozione allontanandola dal nostro pensiero focalizzandosi su un' altra attività (una passeggiata, cucinare una torta, etc..) .
Ø
Essere
empatici, saper riconoscere e comprendere le emozioni negli altri :
Le
persone particolarmente dotate in questa terza dimensione sono molto abili nel
percepire i sentimenti altrui e anche nel prevederli; vengono definite come
sensibili e attente.
Ø
La capacità
di aumentare le proprie capacità relazionali :
Prevede
il riconoscimento delle proprie e altrui emozioni, il loro controllo, e infine
la capacità di saperle guidare in una direzione costruttiva e in grado di
aumentare le performances (Davies, Stankov, & Roberts, 1998).
Le
conseguenze sono che la persona poco dotata di intelligenza emotiva, tenderà a
cedere molto facilmente davanti agli ostacoli ed ad attribuire il suo malessere
a circostanze esterne; mentre al contrario un’adeguata gestione delle emozioni
e delle percezioni, aiuteranno l’individuo ad affrontare l’ostacolo come un
momento di crescita.
Un
altro autore fondamentale che nel 1995 ha divulgato il concetto di
“intelligenza emotiva” è Daniel Goleman. Questo termine nella sua prospettiva, esprime
un concetto dal valore quasi rivoluzionario, perché ha costretto a riconsiderare
la tradizionale concezione economica che dava valore quasi esclusivamente alle sole
capacità umane legate al comunemente detto Q.I., quoziente intellettivo, e il
peso che esso ha negli individui e nelle organizzazioni a predisporli al
successo.
Goleman
individua due tipologie di competenze riferibili all’intelligenza
emotiva:
Ø competenza personale, che determina il modo in cui controlliamo
noi stessi e include la consapevolezza di sé, la padronanza di sé e la
motivazione;
Ø competenza sociale, che determina il modo in cui gestiamo le
relazioni con gli altri e include empatia e abilità sociali.
EFFETTI
E BENEFICI DELL'INTELLIGENZA EMOTIVA
SULLA VITA QUOTIDIANA
SULLA VITA QUOTIDIANA
La
presenza di un elevato grado d'intelligenza emotiva, apporta effetti benefici
in tutti gli aspetti della vita quotidiana dell'individuo.
Gli studi condotti sull’intelligenza emotiva hanno messo in luce il
ruolo centrale di tale abilità in differenti aspetti della vita di un individuo.
L’IE
rappresenta una fondamentale abilità interpersonale, intesa come capacità di
creare e mantenere rapporti con gli altri; è infatti associata alla capacità di
relazionarsi nel modo ottimale con gli altri, di instaurare relazioni
interpersonali soddisfacenti e significative , di assumere comportamenti
adeguati alla situazione che si sta vivendo, di risolvere problemi, di
percepire, comprendere e gestire il propri sentimenti in modo da saperli
controllare ed esprimere in maniera adattiva.
Dalle ricerche emerge inoltre come :
Dalle ricerche emerge inoltre come :
v persone emotivamente intelligenti siano a più
basso rischio di sviluppare comportamenti devianti o antisociali (Brackett,
Mayer e Warner, 2004);
v ricevano maggiore stima da parte dei loro
coetanei, siano più presenti e supportivi di fronte alle difficoltà di un loro
intimo (Lopes et al.,2004);
v abbiano relazioni soddisfacenti con il partner
o persone dell’altro sesso (Brackett, Cox, Gaines e
Salovey, 2005);
v gestiscano meglio le situazioni emotivamente
intense, riducendo lo stress e le intrusioni ad esse associate (Ciarrochi et al. 2001; Curci e Lanciano, 2010; Curci e
Zatton, 2010; Taylor, 2001);
v siano più responsabili e creativi, raggiungano
più agevolmente ruoli dirigenziali o di leadership, ricevano promozioni e
stipensi più remunerativi (Lopes, et al. 2006; Wong, Day, Maxweel e Meara,
1995).
Dott.ssa Sara Vivanti
BIBLIOGRAFIA
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